Lettera di Natale 2015

image_pdfimage_print

 

Nativitas_2015

 

Come consuetudine, con l’inizio dell’Avvento le Clarisse del Monastero s. Chiara ci raggiungono con la loro “Lettera natalizia”.

Il tempo dell’attesa, che le sorelle condividono con noi e con tutta la Chiesa, nel guardare con speranza verso il futuro vuol essere anche occasione per fare memoria grata dell’anno appena trascorso e si fa quindi condivisione, in spirito di fraternità, delle piccole e grandi opere compiute dal Signore nella loro vita.

Ecco il testo:

Carissime Sorelle,

carissimi fratelli e amici,

il Signore misericordioso vi doni la sua pace!

Risuona oggi nella Chiesa e, attraverso di essa, nel mondo intero questa parola del profeta Geremia che ci introduce nel tempo dell’Avvento, tempo di vigilanza e attesa di Colui che sempre “viene”: il germoglio di Davide, che esercita il giudizio e la giustizia sul cuore di ogni uomo, Gesù Cristo, che «è il volto della misericordia del Padre» (Misericordiae Vultus, 1). Con l’Avvento ha inizio anche la novena in preparazione alla solennità dell’Immacolata concezione della B.V. Maria e proprio lei ci introdurrà nel Giubileo straordinario della Misericordia, indetto dal nostro amato papa Francesco. È questo un dono di grazia che abbiamo accolto con stupore e gioia grandi mentre celebravamo il nostro Capitolo elettivo e che ora attendiamo con profonda gratitudine. Desideriamo addentrarci in questo anno giubilare da “pellegrine e forestiere”, come ci dice la nostra santa Madre Chiara e come ci invita a fare il Papa segnalando il pellegrinaggio come «un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza… Esso sarà un segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio». Per questo «vogliamo vivere questo Anno Giubilare alla luce della parola del Signore: Misericordiosi come il Padre. È un programma di vita tanto impegnativo quanto ricco di gioia e di pace. L’imperativo di Gesù è rivolto a quanti ascoltano la sua voce. Per essere capaci di misericordia, quindi, dobbiamo in primo luogo porci in ascolto della Parola di Dio» (cf. MV 14-13). Il silenzio orante, che intesse tutta la nostra vita di contemplative, è l’atteggiamento che desideriamo assumere con rinnovato slancio, perché quella “divina ispirazione per cui abbiamo scelto di vivere secondo la perfezione del santo Vangelo” (cf. RegsCh 6,3) ci renda vasi di misericordia, via d’accesso dell’amore divino nel mondo.

Con lo sguardo proiettato verso il futuro imminente, rendiamo grazie al Padre delle misericordie per la vita presente a cui egli sempre provvede, prima di tutto col dono stesso della nostra comunità, del nostro essere sorelle in Cristo. Il nostro sguardo grato si volge anche verso l’anno che è trascorso dedicato alla Vita consacrata, anno in cui abbiamo voluto celebrare la gioia per la nostra vocazione facendo memoria grata della nostra professione religiosa, ciascuna nel proprio giorno anniversario, nella semplicità e preziosità della celebrazione eucaristica e di un tempo prolungato di preghiera. Il 9 agosto, nel ringraziare il Padre per il dono della nostra Forma di vita confermata dal Papa, abbiamo celebrato la festa della nostra comunità e quindi di tutti gli anniversari di professione. In questa cornice è stato particolarmente significativo iniziare quest’anno col dono della Professione solenne della nostra sr. Maria Sara, il 3 gennaio, un “sì per sempre” che ha arricchito la nostra comunità. Tra i tanti anniversari, particolarmente significativo è stato il 25° di Professione della nostra Madre Chiara Agnese, il 13 ottobre, semplice ma nello stesso tempo solenne anche per la presenza di mons. Edoardo Cerrato, vescovo di Ivrea. Le nostre amate sorelle anziane sr. Maria Veronica e sr. Maria Pia, come anche la cara sr. Chiara Donata – dal 1984 al monastero di Borgo Valsugana in Trentino, di cui è stata una delle fondatrici – scortate da sorella morte hanno compiuto il loro pellegrinaggio terreno e hanno celebrato le Nozze eterne con lo Sposo celeste. Veramente rendiamo grazie al Padre per la fedeltà paziente e serena con cui queste sorelle hanno vissuto la malattia e la morte, tre splendide testimonianze di vita vissuta nell’amore che semplicemente si dona, una vita consacrata che ha raggiunto la sua pienezza.

Questa nostra gratitudine per il dono della vita consacrata abbraccia anche le sorelle della nostra Federazione, con cui condividiamo il cammino e che quest’anno ha accolto l’ingresso di alcuni nuovi monasteri; ma anche tutte le sorelle sparse nel mondo intero, che portiamo quotidianamente nella preghiera accanto alle spoglie della nostra Madre santa Chiara. Particolarmente significativo e bello, nel mese di settembre, è stato poter accogliere nel nostro monastero le sorelle Cappuccine che partecipavano all’Assemblea elettiva della loro Federazione italiana, un momento di vera gioia e fraternità. In quest’anno poi sono state tante le occasioni per pregare per tutti i consacrati e i sacerdoti, ma soprattutto la catena di preghiera organizzata dall’USMI diocesana ha reso evidente questa sollecitudine nel cuore della Chiesa orante.

Il nostro pellegrinaggio comunitario sui passi della misericordia del Padre era già iniziato provvidenzialmente all’inizio dell’anno, con gli splendidi Esercizi spirituali predicati da p. Massimo Reschiglian ofm, che ci ha aiutate a entrare in profondità nel tema della misericordia, rivelata nella storia della salvezza. Gli Esercizi ci hanno preparate a vivere nel mese di marzo, sotto la guida del Ministro provinciale p. Claudio Durighetto ofm, la grazia della Visita Canonica e del Capitolo elettivo, che si è concluso con una rinnovata adesione alla nostra vocazione clariana e l’elezione del nuovo governo della comunità: sr. Chiara Agnese, che ha vissuto per prima l’obbedienza alla volontà del Padre nell’assumere il servizio di Madre, ci guida in questo nuovo tratto di strada, sostenuta dalla nostra preghiera e carità fraterna. L’inizio del triennio è stato particolarmente impegnativo, sia per il cambio degli uffici comunitari, sia per una serie di interventi chirurgici, tra cui quello molto delicato a cui è stata sottoposta la nuova Vicaria, sr. Chiara Damiana, che aveva appena concluso il suo servizio di abbadessa, svolto per nove anni con tanta dedizione.

In questo sguardo di famiglia, non può mancare il nostro più sincero ringraziamento per la fedeltà con cui il nostro «fondatore e piantatore», il Padre san Francesco, continua, attraverso i suoi frati, ad avere per noi «cura diligente e sollecitudine speciale». Sempre accompagniamo con la nostra preghiera fraterna l’Ordine dei Frati Minori nel vivere le sue gioie e le sue fatiche, le sfide dell’oggi. Al termine del loro Capitolo generale, abbiamo gioito nel ritrovare p. Michael Perry quale Ministro generale e subito abbiamo potuto incontrarlo insieme a tutti i Capitolari e poi accoglierlo nuovamente per le solennità del Perdono di Assisi e del Padre san Francesco, appuntamenti che sempre attendiamo con gratitudine, come un dono né dovuto né scontato. Siamo profondamente grate anche al nostro Ministro provinciale p. Claudio Durighetto, che sa rendersi fraternamente presente alla nostra vita comunitaria, ai tanti confratelli che in molti modi ci sostengono nelle nostre necessità spirituali e materiali, in maniera ordinaria e straordinaria. Abbiamo voluto esprimere la nostra riconoscenza verso la Provincia Serafica anche decidendo di ampliare il piccolo convento della fraternità di S. Chiara, attraverso una riorganizzazione degli ambienti esterni del nostro monastero. I lavori sono ormai quasi completati, per la gioia soprattutto dei confratelli che attualmente svolgono con fedeltà ed entusiasmo il loro prezioso servizio nella nostra Basilica e per noi, ogni giorno, spezzano il Pane e la Parola. In quest’anno abbiamo potuto rendere grazie con loro per il 50° di Sacerdozio di p. Alberto Spiccalunto, per l’Ordinazione sacerdotale di p. Iuri Cavallero e per il 50° di Professione di p. Giancarlo Rosati. Il Signore ricompensi la loro opera umile e fraterna che ha mostrato i suoi tratti di semplicità e accoglienza, non solo verso la nostra comunità e i numerosi pellegrini che visitano la Basilica, ma anche ospitando nella loro fraternità per un periodo p. Walter Cena dell’Argentina e p. Saul Orlando Flores del Panama.

Insieme abbiamo potuto celebrare la santità dei nostri Fondatori e in particolare quella di Chiara, facendone particolare memoria nella solennità dell’11 agosto. A questa siamo giunti con la Novena animata dalla predicazione essenziale ed incisiva di mons. Fortunato Frezza, canonico della Basilica Vaticana, mentre il card. Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha presieduto la solenne concelebrazione della festa. Nella sua bella omelia il Cardinale ha individuato nella Parola e nell’Eucaristia i due pilastri della vita di Chiara, che ha abbracciato la povertà come spogliazione di sé per poter diventare “Cristo stesso”, vocazione ultima di ogni cristiano. Recentemente, p. Alfio Pietro Vespoli ofm, con la sua predicazione dai tratti concreti e vivaci, con un bel triduo ci ha condotte a celebrare nella santità di Agnese di Assisi la fedeltà di Dio, che nel suo amore ci dona la salvezza. Sono tanti i confratelli e i sacerdoti che hanno celebrato con noi la misericordia di Dio e tutti li ringraziamo per la benevolenza e lo spirito di vera fraternità con cui si sono fatti nostri compagni di viaggio. Con i loro corsi appassionati e coinvolgenti p. Adalberto Piovano osb del monastero benedettino di Dumenza, la prof.ssa Alessandra Bartolomei Romagnoli e p. Luigi Martignani ofm cap sono stati un prezioso aiuto per la nostra formazione.

Il 6 settembre abbiamo celebrato i 750 anni della Dedicazione della nostra Basilica che custodisce le spoglie mortali della Madre santa Chiara, meta di sempre più numerosi pellegrinaggi che ci dicono quanto forte sia ancora oggi il messaggio di Chiara, quanto ancora parli al mondo la vita nascosta totalmente donata a Dio di questa donna umile e forte, tenace e obbediente. Sempre ci commuove vedere come tante persone si affidano alla sua materna intercessione e a quella delle sue figlie, quanti credono e sperano in un mondo migliore, in un mondo in cui possa regnare l’amore di Dio. Con questa fiducia anche noi accompagniamo l’umanità terribilmente ferita dalla guerra, dal terrorismo e dalla violenza, invocando per il cuore di ogni uomo la grazia del perdono, unica possibilità di salvezza dalla catena mortale dell’odio. «Essere misericordiosi come il Padre» dovrà essere il frutto del Giubileo della Misericordia.

In quest’ampio orizzonte, rendiamo grazie al Padre delle misericordie per i tanti fratelli e sorelle che in molte parti del mondo, pur perseguitati, rimangono fedeli al suo amore e rendono bella e feconda la Chiesa, come anche per le tante famiglie fedeli alla loro vocazione. Questa lode si è resa particolarmente viva nell’accompagnare il Sinodo dei Vescovi sulla famiglia, anche con una settimana di adorazione eucaristica. Per la nostra Madre Chiesa, ferita anche da tanti suoi figli, noi rendiamo grazie, perché con una carità senza confini continua ad accogliere tutti, volendo donare a tutti il suo bene più prezioso: Gesù, volto della misericordia del Padre. Per il nostro papa Francesco che guida la “Barca di Pietro” con umiltà e sapienza, rendiamo grazie col desiderio di accogliere docilmente il suo magistero. Per il nostro vescovo mons. Domenico Sorrentino e per la nostra Chiesa di Assisi, che sta raccogliendo i frutti del Sinodo diocesano, rendiamo grazie e imploriamo il dono di quella comunione autentica, che ci fa camminare insieme come Corpo di Cristo.

Per ciascuno di voi rendiamo grazie al Padre delle misericordie, per l’affetto e la carità con cui ci custodite e accompagnate, mostrandoci così la cura provvidente del nostro Dio e Signore. La Vergine Immacolata vi accompagni tutti nel cammino della vita e di questo Avvento, vi conduca all’incontro col volto del Padre, mostrandovi quello del Figlio, il nostro Salvatore fatto uomo, fatto bambino per la nostra salvezza. Lo Spirito del Signore illumini i vostri passi, perché possiate essere nel mondo memoria viva di Gesù misericordioso.

 

Un caro e fraterno augurio di un santo Natale del Signore!

Le vostre sorelle del Protomonastero S. Chiara

Protomonastero S. Chiara

Piazza S. Chiara, 1

06081 ASSISI (PG)

Notizie

Articolo precedente

Novena dell’Immacolata 2015