[Articolo di p. Giuseppe Buffon sull’Osservatore Romano] Paura! La maggior parte, per non dire la totalità, degli interventi di questi giorni, intorno al coronavirus, si concentrano, essenzialmente, sulla paura scatenata dal morbo sconosciuto. Anzi, a qualcuno non basta nemmeno il termine paura, perché essa conserva ancora un valore positivo: il termine, infatti, definisce un sentimento già orientato a un oggetto specifico. Il vocabolo corretto sarebbe allora angoscia, perché fobia provocata da disorientamento, da indeterminatezza. Alcuni parlano di paura eccessiva; altri di paura indotta dai media. Altri ancora evidenziano la paura che blocca la socialità, paralizza l’economia e scompone perfino le famiglie.