Lettera delle Clarisse alle giovani in ricerca vocazionale

UN INNESTO NELLA CARNE

Con Chiara incontro alla Pasqua

Carissima,

Chiara d’ Assisi vuole accompagnare i passi della tua storia perché si immergano nei passi della storia di Gesù. Per farlo vuole parlarti del segreto della sua vita, una vita totalmente afferrata dall’Amore e donata all’Amore che ama. Si può ancora amare l’Amore che ama senza misura e senza misura si offre per essere amato? È ancora possibile in questo nostro tempo storico compromettersi con l’Amore che chiede tutto e dona se stesso come Persona e motivo realmente essenziale per vivere?

Se ti inquieta l’Amore che desideri, se desideri l’Amore che ti inquieta, lasciati coinvolgere dal suo processo coinvolgente di dono, apriti al respiro nuovo dell’Amore che per essere Amore per te ha sperimentato la Pasqua/il passaggio alla Vita che dà vita. Chiara ti sostiene, avvalorando con la sua testimonianza di vita evangelica il tuo desiderio di amare e di essere amata.

 

Come un innesto della vita di Dio nella vita dell’uomo. Tutto il segreto di Chiara sta qui. La vite i tralci (Gv 15). Possiamo andare incontro alla Quaresima ed entrare nel mistero della Pasqua così, così come l’ha vissuta Chiara, come un tempo nel quale Dio si regala a noi entrando nella carne della nostra storia personale perché diventi carne e corpo offerto ai fratelli. In fondo, la Quaresima che la Chiesa ci insegna non è altro che questo, un tempo nel quale nel grembo silenzioso e inevidente che l’innesto prepara, si sviluppa il frutto nuovo di una nuova nascita, la nostra Pasqua nella vita di Dio.

Invitate dalla sapienza della natura, ascoltiamo l’insegnamento dell’innesto per imparare ad accogliere il regalo di Dio che abita lo spazio dell’interiorità, della relazione e dell’intimità.

Interiorità, relazione, intimità. Parole chiave per comprendere il linguaggio dell’innesto, grammatica di base per leggere il dinamismo coinvolto nell’innesto, fondamenta necessarie senza le quali non c’è innesto, alleanza, rinascita, Pasqua!

Questi cardini, potremmo dire sponsali, che plasmano un corpo solo, hanno ancora valore in un mondo che ha rotto l’alleanza con Dio? Hanno ancora un significato per il mio cammino credente, in ricerca vocazionale? Credo che la vocazione alla vita e alla sequela si sviluppa all’interno e non all’esterno di questi pilastri fondanti? La Quaresima è un appello, una chiamata, un invito a vivere dal di dentro di noi stessi il grande mistero della comunione con Dio coinvolgendoci con le sue sorprese, i suoi innesti.

Che cos’è l’innesto? Il dizionario della lingua italiana dice semplicemente che è un inserimento su una pianta di una gemma o un ramoscello gemmifero, prelevati da un’altra pianta per migliorare il frutto, per favorire la saldatura e lo sviluppo in modo da formare un solo corpo. L’innesto avviene per incisione che è un praticare un taglio in modo netto senza recidere. Questa spiegazione affascina. Quanto movimento del cuore suscita. Quanta memoria del cuore riattiva! Pensiamo agli innesti che abbiamo vissuto o che stiamo vivendo. Ciascuno di noi è quella pianta debole che pur avendo in sé le qualità per dare frutto, ha bisogno di lasciarsi innestare dal “ramoscello gemmifero dello Spirito del Signore” per migliorare la qualità del suo sviluppo e del suo frutto. Abbiamo bisogno di incontrare il dono della Vita che dà vita per essere dono di Vita che dà vita!

Interiorità. Il processo dell’innesto, una volta compiuto, progredisce dentro il calore reciproco dei due coinvolti tra i quali nasce una stretta complicità, uno scambio invisibile e silenzioso di se stessi. Nessuno più vede nulla se non quando i due sono pronti per mostrare il dono che sta nascendo in loro, gemme nuove, frutti nuovi. Nel silenzioso porsi dell’uno all’altro, nel rispettoso porsi dell’uno all’altro, nella serena disponibilità del donarsi l’uno all’altro, nel reciproco attraversamento dell’uno dentro l’altro, nell’anima di questo incontro tra i due, il miracolo della vita prende forma. La stabilità di una relazione viva, grazie ad un taglio che ferisce per risanare, per far risorgere, prende forma. La linfa buona del nutrimento circola per fortificare, per generare. Ma il primo passo dell’offrirsi all’innesto deve essere offerto e voluto da entrambi. Entrambi donano e ricevono, trovano e perdono in una fecondità invisibile e visibile. È la logica dell’Amore/amore. Vive e dà vita perché muore, perché accetta di nascondersi dentro il mistero di una relazione che pensa al bene dell’altro. È intimità. Voluta, rispettata, gustata, sofferta, protetta con discrezione nel pudore che è trasparenza del dono di sé. È intimità, difesa con forza contro tutte le insidie esterne e interne, contro il potere della dittatura di rumori interni ed esterni che ci minaccia senza tregua, contro la dittatura dei bisogni che soffoca il nostro cuore. È intimità, cercata sotto lo sguardo di Dio, nella linfa della sua grazia, cercata nel fragile membro dell’altro, nella sua linfa nascosta che attende di essere rigenerata dal nostro morire a noi stessi.

Un innesto vero accade così, senza troppi clamori. Un innesto vive così, senza troppo apparire. Un innesto rimane così, nascosto per una fecondità di vita per tutti.

Chiediamo alla grazia di questo tempo quaresimale di prestare la carne del nostro corpo al mistero della Pasqua di Gesù perché porti frutti di vita risorta. Noi lo chiediamo per te perché anche tu come Chiara d’Assisi possa lasciarti mettere in movimento la vita e rispondere con un sì consapevole e libero all’Amore che chiama all’amore. Questa Madre e sorella che ha accolto il dono sponsale dell’innesto della vita di Dio nella sua, interceda per te la disponibilità dell’offerta di te stessa alla Pasqua del Signore.

In questa bellezza che si fa preghiera per ciascuna di voi,

le vostre sorelle clarisse del Protomonastero S. Chiara di Assisi