Il Capitolo Generale dei Frati Minori a s. Chiara

I Frati Minori, riuniti in Capitolo Generale dall’11 maggio al 6 giugno a S. Maria degli Angeli, il 27 maggio hanno voluto celebrare solennemente i Vespri nella Basilica di s. Chiara, presso la cappella del Crocifisso di s. Damiano.

La celebrazione, presieduta da Fr. Julio Bunader, Vicario generale, è stata preceduta dal saluto di Sr. Chiara Agnese Acquadro, Badessa del Protomonastero. Sr. Chiara Agnese, ricordando come Francesco fosse per le Sorelle un continuo stimolo per andare a Cristo, per vivere nella logica del mistero pasquale e per convertirsi alla sapienza evangelica, ha invitato i Frati Minori di oggi a continuare a dare questa testimonianza.

La preghiera e l’incontro con le Sorelle ha così concluso un altro intenso giorno di lavoro dedicato all’accoglienza di nuove ed esigenti sfide che, poco a poco, cominciano a risuonare con forza nella riflessione capitolare.

(tratto da Capitolo Generale OFM, dove è possibile visionare la registrazione della celebrazione e alcune fotografie)

 

Di seguito, il testo integrale del saluto di Sr. Chiara Agnese Acquadro.

Carissimo p. Michael, carissimo p. Julio e carissimi Fratelli, il Signore vi dia pace!

È con grande gioia che vi accogliamo questa sera per condividere la preghiera dei Vespri sotto lo sguardo del Crocifisso di San Damiano. Possiamo immaginare quanto sia significativo per voi, fratelli capitolari che provenite da ogni parte del mondo, trovarvi a pregare davanti a questa immagine, che è memoria viva degli inizi della vocazione evangelica del nostro Padre san Francesco.

Santa Chiara aveva ben compreso cos’era accaduto a Francesco nella piccola chiesa di San Damiano. Nel suo Testamento, quasi di passaggio, ricorda che a San Damiano Francesco, «totalmente visitato dalla consolazione divina, fu spinto ad abbandonare del tutto il mondo» (TestsC 10). Chiara non si ferma sui dettagli straordinari che colpirono i biografi del Santo: lei va all’essenziale dell’esperienza di fede. Ciò che accadde quel giorno al giovane Francesco fu una “visita” del Signore, un incontro personale talmente intenso e profondo che lo investì totalmente, anima e corpo, al punto da trasformare la sua vita.

È bello pensare che proprio a Chiara, donna tutta di Dio, Francesco aveva affidato il segreto più intimo di quell’evento. Non le aveva consegnato un ideale, dei valori, dei principi, ma prima di tutto l’esperienza di un incontro con una persona vivente, il Cristo crocifisso e risorto. Nel silenzio e nella povertà del monastero di San Damiano, Chiara e le sue sorelle, giorno dopo giorno, hanno continuato a custodire l’esperienza di quell’incontro e ne hanno fatto la loro forma di vita.

Se in Chiara e nelle sue sorelle Francesco contemplava il mistero della Vergine Maria, sposa dello Spirito Santo, (cf. RsC 6,3), Francesco era per le sorelle un rimando continuo a Gesù (cf. TestsC 5), alla logica del mistero pasquale, alla sapienza del Vangelo che sola riempie di gioia l’esistenza umana. A questa testimonianza anche voi oggi siete chiamati, per portare Gesù e il suo Vangelo a tutti i fratelli e le sorelle del nostro tempo, così bisognoso di conoscere l’amore di Dio. Come Chiara e le sue sorelle, desideriamo accompagnarvi in questa missione con la nostra preghiera e offerta quotidiana, con tanta gratitudine per la vicinanza che tutti voi, carissimo p. Michael e carissimi Fratelli, mostrate a noi sorelle povere in ogni parte del mondo. Lo Spirito del Signore e la sua santa operazione continui a guidare il vostro Capitolo generale, perché attraverso scelte condivise di povertà, di minorità e di concordia fraterna possa rilanciare l’Ordine nella sua missione evangelizzatrice nella Chiesa e nel mondo.

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