Saluto del Ministro generale alle Sorelle Clarisse

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Papa-ministroIl Santo Padre Francesco ha nominato Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica il Rev.mo Padre José Rodríguez Carballo, Ministro Generale dell’Ordine Francescano dei Frati Minori (O.F.M.), elevandolo in pari tempo alla sede titolare di Belcastro, con dignità di Arcivescovo.

Il Ministro generale ha mandato una lettera di saluto prima ai Frati minori e poi alle sorelle clarisse che riportiamo.

Care Sorelle Clarisse, care Sorelle Concezioniste: il vostro fratello José vi augura salute e pace (cf. LErm 1).

Come già molte di voi sanno, Sua Santità il Papa Francesco mi ha nominato Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Desidero, in questo momento importante della mia vita, condividere con voi alcuni stati d’animo, carissime Sorelle contemplative.

Nel mio cuore si mescolano sentimenti di gioia, di tristezza, di timore. Gioia per la fiducia che il Signore, al di là delle mie molte debolezze, continua a riporre in me. Gioia perché il Santo Padre confida nell’Ordine e in me, ponendo nelle mie mani una grande responsabilità: l’animazione della Vita religiosa e consacrata nella Chiesa. Tristezza perché sono obbligato a vivere separato dai miei Frati, anche se solo temporaneamente. Timore perché non so che cosa comporterà per me questa nuova responsabilità e non so se sarò all’altezza della situazione. Nonostante la tristezza e il timore che provo, ho accettato la nomina perché «so in chi ho posto la mia fede» (2Tm 1,12), parole che ho scelto per il mio motto episcopale. Ho accettato anche perché, nel fare voto di obbedienza, ho promesso, come Francesco, «obbedienza e riverenza» al Signor Papa (cf. Rb 1,2). Per fede, accetto questa nomina come un “dono”, che mi ha fatto il Signore e la Chiesa, e in atteggiamento di “restituzione” proverò a viverlo secondo la logica del dono senza riserve.

Guardando indietro, posso solo confessare che il Signore è stato buono con me (cf. Sal 126,3), la sua misericordia e il suo amore mi sono stati donati senza limiti. Desidero, perciò, fare mie le parole del salmista quando proclama: «canterò in eterno l’amore del Signore» (Sal 89,2). Con Maria, la «vergine fatta Chiesa», proclamo la grandezza del Signore, perché ha guardato la mia pochezza (cf. Lc 1,48) e con la Sorella Chiara rendo grazie al Signore che mi ha pensato, amato, chiamato alla vita e alla vita francescana.

La mia gratitudine va anche a voi, mie carissime Sorelle Clarisse e Concezioniste. Molto è stato quello che assieme abbiamo fatto in questi anni. Grande è stato l’aiuto reciproco. Enorme l’affetto fraterno che ci siamo scambiati. Da parte mia ho cercato di essere fedele alla promessa di san Francesco a santa Chiara (cf. RsC 6,3-4) e alla responsabilità storica che abbiamo acquisito con il carisma concezionista-francescano. Alle une e alle altre ho cercato di prestare “cura” e “sollecitudine” di fratello. Voi avete risposto con una grande generosità ed oggi mi sento debitore di tanto amore ed affetto che mi avete dato nel corso dei 10 anni di servizio come Ministro della Fraternità universale e successore del serafico padre san Francesco. Grazie Sorelle.

La mia ordinazione episcopale è prevista per il 18 maggio, vigilia di Pentecoste. Vi prego, per amore di Dio e «baciandovi i piedi», di unirvi a me nella preghiera.

Carissime Sorelle nel Signore, non vi scriverò più le lettere come ho fatto ogni anno, non vi visiterò come facevo ogni volta che visitavo i Frati nelle diverse Entità. Ma sappiate che dovunque starò, qualunque cosa faccia, vi porterò nel cuore e potrete sempre contare sul mio aiuto fraterno. Credo fermamente nell’attualità del vostro carisma francescano, clariano e concezionista. Credo nell’importanza e nella necessità della vostra missione di contemplative nella Chiesa e nel mondo. Credo in voi, poiché conosco la santità che si nasconde dentro le mura dei vostri monasteri. Contate su di me come io conto su di voi.

Ora che il Signore mi chiama ad assumere altre responsabilità per il bene della Chiesa e della Vita religiosa e consacrata, vengo a voi, come mendicante, per chiedervi con forza di continuare a pregare per me. Ho bisogno delle vostre preghiere, come ne avuto bisogno fino ad ora. Continuiamo ad essere uniti nell’affetto fraterno e nella preghiera.

Dal momento che questa è l’ultima lettera che vi scrivo come Ministro e servo, con profonda emozione, vi benedico nel serafico Padre.

FR. JOSÉ RODRÍGUEZ CARBALLO, OFM
Ministro generale, OFM

 

 

 

 

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