Santa Caterina da Bologna (Caterina de’ Vigri)

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Santa Caterina de VigriSanta Caterina de’ Vigri, nacque l’otto settembre del 1413 a Bologna, figlia del ferrarese Giovanni de’ Vigri e di Benvenuta Mammolini.Nel 1431 prese l’abito monacale di Clarissa, nel 1456 fu nominata badessa e fu la fondatrice del Monastero del Corpus Domini. Morì il nove marzo del 1463.
Alla sua morte cominciò subito a realizzarsi una profezia nella quale si era sentita dire dagli angeli quella che sarebbe stata la cifra della sua santità: Et gloria eius in te videbitur. Caterina era stata sepolta nella nuda terra dell’orto del convento, avvolta in un semplice lenzuolo. Come narrano i registri dell’epoca, avvennero subito eventi miracolosi: guarigioni ottenute tramite semplici preghiere e una sorta di “misterioso splendore che si diffondeva dalla tomba”.
Le suore si pentirono di averla sepolta senza una cassa che ne preservasse le “delicate membra” e così dopo 18 giorni dalla sua morte chiesero il permesso al loro confessore di poterla riesumare e riseppellire con tutti i crismi.
Il 21 marzo iniziarono i lavori di sterro, ma scoppiò un violentissimo temporale che durò sino all’una di notte, quando le monache si riprecipitarono nell’orto “incuranti del buio e del fango e delle molte pozze stagnanti” e freneticamente, con badili e mani nude, si rimisero a scavare per tirar fuori la Badessa prima che venisse inghiottita dal fango.
Con stupore si accorsero che il corpo era sempre profumato, morbido nelle giunture e incorrotto nella carne, a parte la faccia massacrata dagli zelanti badili.
La misero nella cassa pensando di riseppellirla il giorno dopo ma la mattina il viso era miracolosamente tornato “bianco bello e pastoso come vivo”.
La notizia si diffuse in città, così le monache decisero di esporre la salma nella loro chiesa del Corpus Domini (da allora detta Chiesa della Santa); vollero metterla a sedere su un seggio dorato, ma si irrigidì. La nuova Badessa allora le ordinò di sedersi, e la salma obbedì.

La santa fu canonizzata il 22 maggio del 1712 da Clemente XI. Il corpo di Santa Caterina da oltre cinque secoli è inalterato, indossa la tonaca, è con gli occhi aperti ed è situata in una ricca cappella, ma il suo corpo è visibile anche da una finestrella rotonda della chiesa, che si apre sulla cappella.

Nel pieno svolgimento dell’anno cateriniano in occasione del terzo centenario della canonizzazione (1712-2012) e del sesto centenario della nascita (1413-2013), si è svolta a Ferrara una giornata di studio sulla figura di santa Caterina Vigri, clarissa. In allegato riportiamo la cronaca di questo avvenimento: Dalla Corte al Chiostro Santa Caterina Vigri e i suoi scritti

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