Santa Chiara d’Assisi, donna eucaristica custode della città

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Sant'Agnese d'AssisiTra il Corpus Domini e la Festa del Voto

La solennità del Corpus Domini fu istituita da papa Urbano IV nel 1264 in seguito al miracolo di Bolsena avvenuto l’anno precedente. Il contesto in cui si colloca tale festa è il riconoscimento della presenza reale del corpo e sangue di Cristo nel pane e vino consacrato; la teologia esprime tutto ciò con il termine transustanziazione. Tale consapevolezza si esprimeva in vari modi, come mostra il seguente episodio della Vita di santa Chiara d’Assisi (Fonti Clariane, a cura di G. Boccali, Ed. Porziuncola, Assisi 2013, pp. 219-220) che influenzerà l’iconografia della Santa raffigurata spesso con in mano l’ostensorio.

«Durante quella tempesta che sotto l’imperatore Federico, la Chiesa stava sostenendo in diverse parti del mondo, la valle spoletana con maggior frequenza si imbeveva del calice dell’ira. A quel tempo in essa vi erano eserciti di soldati e sciami come di api di arcieri saraceni per la devastazione delle fortezze e l’espugnazione delle città. Irrompendo un giorno il furore nemico contro la città di Assisi, privilegiata città del Signore, già l’esercito era alle porte stesse, i Saraceni […] dilagarono presso San Damiano, nei confini del luogo, anzi dentro il chiostro stesso […]. Lei con impavido cuore, seppure malata, si fa condurre alla porta, di contro ai nemici, preceduta da una cassetta di argento, chiusa dentro custodia d’avorio, dove con grande devozione veniva conservato il corpo del Santo dei santi.

Prostratasi lei in orazione al suo Cristo tra le lacrime disse: “Permetterai, mio Signore, consegnare nelle mani di pagani le inermi tue ancelle che ho allevato nel tuo amore? Custodisci, Signore, te ne prego, queste tue serve, che io non posso nel presente frangente custodire”. Subito dal propiziatorio della nuova grazia, una voce come di fanciullino si udì: “Io vi custodirò sempre”. “Mio Signore, disse, se a te piace, salva anche questa città che ci sostenta per tuo amore”. E il Signore a lei: “Subirà danni, ma per mia grazia sarà difesa”.

Allora la vergine sollevando la faccia lacrimosa conforta quelle che piangevano, dicendo: “In fede vi giuro, figliole mie, che non soffrirete nulla di male, purché confidiate in Cristo”. Senza indugio di sorta: subito l’audacia di quei cani è repressa dallo spavento, e dai muri che avevano scavalcato, si diedero alla fuga, ricacciati dalla forza dell’orante».

A questo proposito ricordiamo che il prossimo 22 giugno, come ogni anno, ad Assisi verrà celebrata la Festa del Voto con la quale la città rende omaggio alla santa per la cui preghiera fu liberata dall’esercito nemico, come sopra riportato. La processione che attraverserà la città si concluderà al Santuario di San Damiano per la tradizionale offerta dei ceri.

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